L'Homeschooling è caratterizzato dalla libertà, dalla socializzazione e dall'apprendimento in società ed è quindi difficile fare Homeschooling in questo periodo di Emergenza. 

Se i ritmi e i valori famigliari sono ciò che governano le tue giornate e orientano la formazione scolastica dei tuoi figli, allora sì, stai facendo Homeschooling. Al contrario, lo sforzo, lo stress e la fatica (segnalato da molti in didattica a distanza) per portare la scuola a casa NON è homeschooling. 

Questo sito potrà offrirti il supporto necessario per aiutarti a migliorare, mentre sei in modalità sopravvivenza, per capire se l'Homeschooling può essere una scelta adatta per te e i tuoi cari. 

Se siete allo stremo ricordatevi di leggere, leggere, leggere e ascoltare audio libri.  

Poi inizia dedicando pochi minuti (magari imposta un timer) agli argomenti indispensabili, come la matematica e la scrittura. Basterebbero venti minuti al giorno per ciascun argomento, così in meno di un'ora riuscite a fare il minimo accademico, senza stressarvi. 

Allenta la tensione.

Non devi essere come il maestro in cattedra, che sa e insegna di tutto. 

Al contrario, sii una guida, che impara stando accanto al bambino. 

Questo ti aiuterà ad evitare i conflitti e ti darà la possibilità di sperimentare la parte migliore dell'Homeschooling: quella di seguire i tuoi figli, assecondando i loro ritmi, la loro routine e i loro bisogni didattici.

Se sei in DAD la scuola ti chiederà di completare del lavoro, ma se sei Homeschooler hai la libertà di scegliere come organizzarti autonomamente. 

La risposta per gli Homeschoolers è quindi no, perché la nuova formula dell'Homeschooling è: tu + un programma semplice + il tuo bambino = 1-3 ore di scuola al giorno!  È incredibile quanto tu possa realizzare, senza le distrazioni che i bambini sperimentano in classe (il numero delle ore necessarie dipenderà, comunque, dall'età e dai bisogni del tuo bambino).

*Dato che mancano poche settimane alla fine della scuola vi consigliamo di riparare i bambini dallo stress, ma di arrivare alla chiusura dell'anno. Prendetevi questo tempo per approfondire il tema dell'Homeschooling. 

Puoi farlo! Un po' alla volta, con i ritmi giusti. Una prova, un errore e un successo alla volta, ma alla fine ce la farai.

Per chi ha bambini in classi diverse, bombardati di compiti e lezioni online, e per chi non ha un dispositivo per ogni figlio, che possa permettergli di seguire le lezioni o fare i compiti nello stesso momento degli altri, la didattica a distanza è una situazione impossibile da gestire! 

Per non parlare di chi lavora in casa o di chi è senza lavoro: questa è una vera sfida e noi lo capiamo bene! 

Quello di cui hanno bisogno le famiglie in questo momento è semplicità, meno stress e più stabilità.

Tu e i tuoi figli siete fatti gli uni per gli altri. E lo sai bene, perché li ami alla follia. Non otterrai la perfezione, ma con supporto e perseveranza, raggiungerete insieme progressi apprezzabili.

Quando fai Homeschooling puoi dimenticare la rigida programmazione scolastica.

Focalizzati sulle principali aree di competenza (lettura, matematica, inglese e arte) per poche ore al giorno. Molte attività possono essere svolte in appena 30 minuti e i bambini possono andare avanti con tutto il resto! 

Prendi qualche idea per programmare i compiti e dai un'occhiata alle risorse sul Network di Edupar nella sezione e-learning. 

Se ottieni poche indicazioni o se quelle che ti forniscono sono troppo stringenti o conflittuali, hai ancora delle opzioni.

Se tuo figlio è iscritto a scuola, sei legalmente tenuto a seguire le loro istruzioni. E' anche vero che, in qualità di genitore, hai il diritto di comunicare alla scuola le tue esigenze e di richiedere modifiche. Tuttavia, loro non sono tenuti ad apportarle. 

Hai anche il diritto di passare all'Educazione Parentale. E, se lo vorrai, potrai riscrivere tuo figlio a scuola in un secondo momento. 

Dipende da te! Se decidi di proseguire con l'Homeshooling, Edupar.it ti può aiutare ad annullare l'iscrizione a scuola di tuo figlio e a produrre ogni documento necessario per proseguire legalmente con l'Educazione Parentale.

È una situazione fluida e in via di sviluppo. I nostri avvocati e il nostro team legale sono a tua disposizione per fornirti le indicazioni più aggiornate. 

Per informazioni generali sull'homeschooling, visita www.edupar.it e fai la prova gratuita. 

*Dato che mancano poche settimane alla fine della scuola vi consigliamo di riparare i bambini dallo stress, ma di arrivare alla chiusura dell'anno. Prendetevi questo tempo per approfondire il tema dell'Homeschooling. 

Al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, le famiglie possono scegliere di educare i propri figli a casa, questo può avvenire in diversi modi: personalmente, tramite corsi online, con l'aiuto di tutor esterni, in gruppo, da autodidatti... 

Ciascuna famiglia che pratica l'educazione parentale lo fa a modo proprio. 

Per alcuni significa avere orari di studio regolari, libri di testo simili o uguali a quelli utilizzati nelle scuole, test e interrogazioni (da parte di mamma e papà). Per altri significa vivere liberamente l'educazione dei propri figli seguendo i loro interessi, offrendo stimoli “naturali” dissociati da un programma definito. Spesso questo secondo (non) metodo viene chiamato “unschooling”. 

L'educazione parentale è questo e tutto ciò che può esistere nel mezzo, mille sono le tipologie e le sfumature possibili.

Si, è legale non mandare i propri figli a scuola, infatti siamo tra i più fortunati in Europa poiché istruire i propri figli personalmente è per noi italiani un diritto costituzionale. L'articolo 30 della Costituzione Italiana recita: “E`dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. ...”.

Inoltre, l'educazione parentale può coprire tutto il percorso di studi, dalle scuole primarie fino al termine dell'obbligo scolastico.

Molti si domandano se devono venire autorizzati dal dirigente, nella circolare 96 sull'obbligo scolastico si legge infatti che "...il dirigente dell’istituzione scolasticaautorizza l’assolvimento dell’obbligo di istruzione nella modalità dell’istruzione parentale.".

La risposta è no. Il termine autorizzare è stato usato in maniera impropria, infatti: "...la scuola non esercita un potere di autorizzazione in senso stretto, ma un semplice accertamento della sussistenza dei requisiti tecnici ed economici". 

La scelta concorde e la firma di entrambi i genitori è determinante. Se si può, anche la presenza in occasione dei colloqui deve essere familiare, non andate mai soli, ma cercate di avere con voi sempre un'altra persona adulta come testimone. A ogni relazione verbale richiedete un riassunto scritto al dirigente. 

E' importante essere precisi, rigorosi, informati, verificare sempre le informazioni in nostro possesso senza fidarci del sentito dire. Questo sia nelle comunicazioni burocratiche che nelle relazioni e nei programmi.

Nello stilare l’eventuale programma del lavoro svolto, cercate per quanto possibile di ricondurlo alle semplici indicazioni nazionali del MIUR ed alle richieste della scuola. 

Se il dirigente insiste sulla certificazione del vostro grado scolastico, ovvero se insiste che abbiate una laurea (anche se non è necessaria), e voi vi trovate in difetto, sopperite a questa mancanza crando un elenco ricco dei nominativi di tutti coloro che gravitano attorno al bambino e che possono essere fonte di apprendimento. Chiedete ad amici e parenti con percorsi scolastici specializzati di collaborare (nei modi e tempi che decidete voi) e fornite al dirigente i loro nominativi seguiti dai loro diplomi/lauree. 

Il nostro è un vero e proprio lavoro, il cui fine è educare ed istruire i nostri figli. Davanti agli insegnanti ci poniamo alla pari. Anche loro stanno svolgendo un lavoro, sebbene con diverso metodo ed organizzazione. 

Lo Stato è obbligato a controllare che questo nostro compito venga assolto, ma siamo noi genitori a decidere come educare e istruire i nostri figli. L’importante è che possiamo dimostrare con dei documenti (foto, immagini video, quaderni...) che stiamo assolvendo al nostro compito. 

Dovete inviare una comunicazione alla direzione didattica di competenza ogni anno per l’anno successivo, e tale dichiarazione va consegnata con raccomandata a mano o con ricevuta di ritorno o PEC. 

Se i vostri figli sono iscritti a scuola, dovete allegare una lettere dove specificate che volete ritirare l'iscrizione dei vostri figli. 

Per scaricare i fac-simili dei documenti leggete la sezione modulistica su www.edupar.it. 

Alla prima dichiarazione dovrebbe essere allegata l’autocertificazione attestante le capacità tecniche o le possibilità economiche dei genitori. Come leggete questa è una autocertificazione e non implica che voi portiate al dirigente la dichiarazione delle tasse o il vostro diploma/laurea. E' comunque preferibile allegare una lista delle competenze professionali o accademiche delle persone che si prenderanno cura dei vostri figli, che siate voi, altri familiari o insegnanti esterni. 

E’ un diritto praticare la scuola familiare, ma è altrettanto vero che la scuola pubblica può fare dei controlli se ha forti dubbi sull'assolvimento dell'obbligo, o se la famiglia sfugge ad ogni contatto, quindi mantenetevi aperti al dialogo. 

Nel caso in cui vostro figlio risulti iscritto a un istituto, e che quindi che abbia già frequentato la scuola tradizionale per qualche mese/anno, assicuratevi che venga ritirato dalla classe e dall'istituto, onde evitare problematiche di responsabilità con il dirigente. Il ritiro deve essere specificato nella vostra comunicazione scritta.